Patologie - Valeria Carolina Venezia
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PATOLOGIE  TRATTATE

L’UROLOGIA è quella specialità chirurgico-medica,
che si occupa dell’apparato urinario femminile e maschile, oltre che dei problemi agli organi
riproduttivi maschili esterni (genitali maschili).
L’urologo ha competenze anatomiche e fisiologiche di reni, ureteri, uretra e vescica, testicoli, prostata, pene. Nello specifico l’UROLOGO, sia nell’uomo che nella donna, tratta:
INFEZIONI URINARIE

CALCOLOSI RENALE

PROSTATITI

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA

TUMORI RENALI, PROSTATICI, VESCICALI, URETRALI, TESTICOLARI, PENIENI

STENOSI URETRALI ED URETRITI

INCONTINENZA URINARIA MASCHILE E FEMMINILE

CISTITI

PROLASSO VESCICALE

MALATTIE OD INFEZIONI DEI TESTICOLI (VARICOCELE, ORCHIEPIDIDIMITI)

IMPOTENZA SESSUALE MASCHILE

STERILITA' MASCHILE

MALATTIE OD INFEZIONI DEL PENE (FIMOSI, BALANOPOSTITI, STENOSI DEL MEATO URETRALE ESTERNO)

In cosa consiste la visita urologica?

La visita urologica consiste, inizialmente, in una raccolta di notizie (anamnesi), che permette all’urologo di conoscere il paziente, le malattie eventualmente presenti, l’eventuale assunzione di farmaci, le allergie, le intolleranze, le abitudini e lo stile di vita. Serve a conoscere i disturbi ed i sintomi che possono indicare una patologia urologica in atto o nascente. Successivamente, l’urologo eseguirà la visita urologica. Questa consiste in una valutazione di testicoli e pene, spesso preceduta da una palpazione addominale. Successivamente, si andrà a valutare la prostata, attraverso l’esplorazione rettale, che in pochi secondi permette la valutazione della ghiandola, per apprezzarne grandezza, forma e consistenza. Se possibile, in sede di visita, viene eseguita un’ ecografia reno-vescicale e talvolta anche testicolare. E’ pertanto consigliabile, presentarsi alla visita urologica a vescica piena, ossia con un normale stimolo ad urinare, senza assumere eccessive quantità di acqua come spesso consigliato, che non farà altro che aggravare eventuali disturbi urinari, se presenti.

La visita urologica, dovrebbe essere effettuata dopo i 45 anni di età, almeno 1 volta all’anno, in prevenzione di disturbi prostatici sia benigni (ipertrofia prostatica) che maligni (tumore prostatico).
Utile sottoporsi alla visita urologica anche in giovane età (dai 18-19 anni), onde escludere l’eventuale presenza di varicocele, che se trascurato, è una possibile causa di infertilità maschile; per apprendere l’autopalpazione testicolare, come buona pratica quotidiana nella prevenzione dei tumori del testicolo.
Rivolgersi all’urologo può essere utile a qualsiasi età soprattutto per prevenzione, per miglior conoscenza delle malattie sessualmente trasmesse ed eventuali disturbi della sfera sessuale (l’eiaculazione precoce, disfunzione erettile,…).

Per concludere è bene sapere che una corretta prevenzione è il primo passo verso il benessere.